Una zona poco conosciuta e nemmeno molto turistica è proprio questa parte di Asia,in cui si sente ancora la presenza russa nonostante ormai gli Stan non siano piu’ in Unione Sovietica.

Il Kazakistan ,il territorio piu’ vasto ,è ricco di giacimenti petroliferi dove sono stati eseguiti nell’era sovietica molti test nucleari.Purtroppo in alcune zone c’è ancora radioattività a discapito della popolazione locale ma la capitale Astana è una città moderna e affascinante da visitare. Il lago d’Aral,era un lago negli anni ’60 ,un porto ittico molto importante per il paese ma purtroppo con gli anni si è completamente prosciugato.
Ashgabat,capitale del Turkmenistan, è una città ricca di edifici in marmo di Carrara e oro.Dopo il crollo dell’unione viene destalinizzata,è una città molto ricca ma alcuni diritti umani sono negati.Infatti vengono concessi pochi visti,non si puo’ usare facebook e ci sono molte regole da seguire.

Durante l’era sovietica si poteva circolare liberamente tra uno stato e l’altro ma ora alle frontiere ci sono controlli molto severi .

Da visitare il cratere di fuoco,detta la porta dell’inferno dove nel 1971 si apri’ una voragine a causa delle trivellazioni dei ricercatori di petrolio.In seguito a questo usciva metano fetido cosi’ decisero di dare fuoco per eliminare l’odore pensando che le fiamme si sarebbero spente in pochi giorni invece ancora oggi il cratere brucia ed è meta di molti visitatori.
Il Tagikistan,è una terra molto montuosa a differenza dei deserti del Kazakistan,e qui nelle valli dello Yaghnob vivono delle tribu’ risalenti al medioevo. la capitale ,Dushanbe,ha ancora un’impronta sovietica con i suoi edifici imponenti ,molti tagiki lavorano e vivono in Russia per poter mantenere i loro familiari rimasti alla terra d’origine.

Il paese è stato in guerra civile per molti anni in quanto gli islamisti volevano insediarsi al governo e opporsi al regime.
il vicino Kirghizistan èun paese moderno,libero,democratico e non si avverte la paura come negli altri stan.C’è un’atmosfera russa,le persone si vestono alla moda.Anche la capitale,Bishkek,è una città viva,culturale con molti negozi e ristoranti. Nella cittadina di Rot front vivono discendenti tedeschi mennoniti che scapparono dalla Germania nel sedicesimo secolo.Purtroppo nel 2010 il paese è stato sconvolto da scontri con gli uzbeki a causa di minoranze etniche presenti sul territorio .L’Uzbekistan è un paese rigido e i servizi segreti controllano gli stranieri.

Non sono paesi facili dove poter fare turismo,bisogna andarci con delle buone conoscenze e stare sempre molto attenti alla stampa e alle regole del governo.Pero’ ritengo che visitare questi paesi sia un modo per comprendere questi popoli che si trovano a metà tra una cultura russa ortodossa e una cultura islamica.Fanno molta fatica a staccarsi dall’influenza russa in quanto il petrolio è il legame tra gli Stan e la Russia e come succede spesso ad arricchirsi sono i capi delle multinazionali mentre la popolazione è ancora in povertà.
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